News dalla flotta 345 – Cagliari – Criterium Pasqualino – 2.a giornata

Aspettando la seconda tappa del Campionato di Flotta prosegue l’attività della flotta di Cagliari….

Ventone=Caddeo-Massoni

In ogni bar di provincia troverete sedicenti sportivi, commissari tecnici, consulenti medici, personal trainer, come si chiamano oggi, che vi spiegheranno che, per partecipare ad una qualunque attività agonistica, è necessaria un’adeguata preparazione tecnica -quella che parte dai cosiddetti “fondamentali”- e atletica -quella che si fa andando a correre, pedalando, andando in palestra, in piscina, eccetera.

Quando poi vi troverete sul campo, dove si tratta di mettere in pratica le teorie tanto diffuse, vi troverete con avversari e o compagni di squadra che disattendono tutte le più elementari norme.

Nello sport della vela, in generale, e nell’Hobie-Cat 16′, in particolare, non ci si discosta da questa realtà: una percentuale ancora troppo alta di “atleti”, si presenta in acqua con un bagaglio tecnico-fisico inadeguato.

Questo sabato 28 marzo 2015, nelle acque del Poetto, si è dato corso alla seconda giornata del criterium Pasqualino, la serie di allenamenti competitivi organizzata dal Windsurfing Club Cagliari e dalla Flotta 345, il gruppo di hobie cattisti cagliaritani, proprio per dare l’opportunità a tutti di elevare il proprio livello tecnico, i propri fondamentali, anche senza affrontare costose trasferte in giro per il resto d’Italia e d’Europa.

Visto da terra, lo scenario si presentava quello tipico del maestralino medio-leggero, e d’altronde le previsioni meteorologiche davano, per la giornata la “coda” del maestrale della settimana precedente. Le 14 barche presentatesi alla prima partenza hanno invece dovuto fare i conti con un vento di maestrale ben più deciso, severo, austero.

“Sei pronto?” sembrava dire al velista;

“Si, …credo…”

“Sei sicuro?”

“Ho detto si, …credo…”

“Guarda che se mi dici le bugie ti prendo a schiaffi! …Vabbé tu parti, …al primo errore, io parto di ceffone!”;

Le creste degli atleti cominciano ad abbassarsi, le orecchie a scendere, la  coda non è più tanto scodinzolante… e, senza scendere troppo nei dettagli, anche la percezione olfattiva, conferma la pesantezza della circostanza.

Insomma già alla prima prova, con 16-18 nodi di maestrale di base e 20-22 sotto raffica, il numero di equipaggi che ha terminato la prova si è dimezzato rispetto ai partenti, quando poi alla seconda prova, il vento è aumentato, a 20-22 nodi di base e fino a 27 sotto raffica, il numero di barche in regata si è ridotto a 5.

Un Hobie Cat con 25 nodi di vento è decisamente una barca sovrainvelata, e le sensazioni che trasmette all’equipaggio sono decisamente forti. E’ abbastanza complicato stare fermi, comincia ad essere difficilino farlo avanzare, è decisamente per pochi, farlo correre!

… E siamo solo alla bolina…, quando poi si passa alla poppa, occorre una certa dose di incoscienza e cieca fiducia nel compagno di equipaggio, oltre a una naturale predisposizione ad assorbire i colpi: quando le vele vanno a segno l’accelerazione è violenta, di colpo ci si accorge che non ci sono maniglioni dove tenersi, bisogna solo stare nell’unico punto in cui si può imprimere la massima spinta alla barca, e quel punto di solito è più ristretto dei nostri glutei, col risultato che si ha sempre la percezione di non essere al posto giusto…

Le decelerazioni connesse ad ingavonamenti, impruate, strambate, ancora più violente, e di solito conducono sempre in un posto: sotto acqua!

Per quelli che ci riescono, è una sensazione che trasmette un’adrenalina difficile da eguagliare. Un premio, un traguardo che testimonia della perizia tecnica e dell’allenamento fisico di entrambi i componenti dell’equipaggio, già… perché con 25 nodi, in hobie cat, anche fare il prodiere, è… impegnativo: si può affermare che ci sia una soglia, stimabile in 20 nodi, in cui finisce lo spazio per i prodieri “passeggeri”, i timonieri non fanno in tempo a pensare una cosa ed a dirla al prodiere, o lui la fa, o …arriva lo schiaffo (la scuffia) in tempo zero! In sostanza entrambi i componenti la squadra devono entrare nel ritmo, nella cadenza, imposti dal vento, ed esserne padroni, basta che uno perda un colpo, e l’incantesimo si spezza. Ma anche in quella circostanza, …è stato bello finché e durato, e poi, in un allenamento come il criterium, non mi pare politica saggia quella di farsi dominare dalla paura di farsi un bagno, meglio spararsi a cannone nel campo e saggiare reazioni di barca ed equipaggio…

Comunque per parlare anche un po’ della regata la giornata è stata saldamente nelle mani di Caddeo-Massoni (1, 1), che se pure ogni tanto perdono qualche colpo coi venti leggeri, quando sono in tanti ad essere bravini, col ventone si riprendono lo scettro e non lo mollano per nessun motivo. Visti dal di fuori appaiono un ottimo concentrato di abilità tecnica, passo, e perizia tattica. Ad occhio si direbbe che Roberto, al timone, abbia il compito di correre, correre, correre, e Pierino, si occupi del resto, guarda il campo, fa il navigatore, il tattico, chiede precedenza e disturba, ove necessario, gli avversari, distraendo i timonieri avversari (i prodieri raramente sono all’altezza) con questioni di regolamento e simili. Davvero un bel concentrato di eleganza, cattiveria, spirito sportivo. A riprova di ciò, un semplice aneddoto, uno dei tanti:

Questo sabato erano tra quelli che premevano per tornare a terra dopo la prima prova, ma chi li conosce non ha dubbi, era solo perché mancavano gli antagonisti naturali: Antonello Ciabatti-Luisa Mereu. Non interessa loro di vincere facile, … con tutto il rispetto per gli altri, infatti la seconda prova si è disputata, … e loro, …sono stati costretti, …a vincerla!

Quel tipo di avversari che quando ti fanno un complimento -sempre a terra, a fine regata, e mai in acqua- non ti stanno regalando niente, …è perché te lo sei meritato.

A seguire, a pari punti, Congiu-Clarkson (unico equipaggio misto a concludere le due prove) e Diaz-Muscas, con un secondo ed un tezo ciascuno. Per la croncaca le altre due barche a punti nelle due prove sono state quella di Domiziano Nenna, questo sabato con l’impeccabile Davide Gorgerino (4, 5), e Giangiacomo Bonomo, questo sabato con Gianluca Masala (6, 4).

Piero Gessa e Roberto Dessy, attardati nella prima prova da problemi di messa a punto della barca nuova, si ritirano nella seconda -le spie dei box parlerebbero dell’angolazione dello strozzascotte della randa da regolare, e per questo hanno già sostituito l’ingegnere di macchina.

Alberto Congiu  Giulia Clarkson si godono il temporaneo primato in classifica.  E Giulia, l’unica esponente del gentil sesso a concludere le due prove di questo sabato ventoso.

E …brava Giulia!

Sabato prossimo la flotta non avrà attività organizzata: il club sarà alle prese con il campionato slalom di windsurf, e serviranno tutte le risorse umane e materiali.

Per gli hobie cattisti – tanto allenamento individuale, mi sa che ce n’è bisogno: mentre scrivo ho ancora i dolori alle spalle…

Ecco la classifica dopo la seconda giornata!!

No Numero Nome Punti 1 2 3 4
1 108049 CONGIU A – CLARKSON G 8,0 (5) 3 2 3
2 107708 NENNA D – SALE N 11,0 2 (6) 4 5
3 111314 BONOMO G – ORRU’ L 14,0 (7) 4 6 4
4 113296 GESSA V – PESSOLA K* 16,0 1 8 7 (dns)
5 114004 CADDEO R – MASSONI P 18,0 (dnc) dnc 1 1
6 114188 DIAZ A – MUSCAS A 21,0 (dnc) dnc 3 2
7 113993 NESE M – NIEDDU E 21,0 3 2 (dns) dns
8 113298 CIABATTI D – TROIS P 25,0 4 5 (dns) dns
9 107598 STRAZZERA S – CIANCHI M 26,0 9 1 (dns) dns
10 5 MARCIS A 31,0 6 9 (dns) dns
11 11 DI CIAULA F – ORRU’ M 31,0 8 7 (dns) dns
12 111383 DENTONI A – COCCO A 36,0 10 10 (dns) dns
13 115065 GESSA P – DESSY R 37,0 (dnc) dnc 5 dns
14 99748 RAMAZZOTTI L – MUSCAS A 38,0 11 11 (dns) dns
15 107633 SUCCU P – PIRAS R 40,0 12 12 (dns) dns

Buon vento,

Domiziano

 

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