Vi riportiamo il resoconto del nostro amico Francesco IL GRIGIO, delle ultime regate svolte sul lago di Bracciano del Trofeo Ecovelaplay buona lettura.
06 Settembre 2014
Un po’ più pirati.
Percorso non convenzionale per le ultime due prove di ecovelaplay: un triangolo che attraversa tutto il lago (3V, Vigna di Valle, golfetto) percorso lungo dove ci si può permettere di essere un po’ meno atleti ma bisogna essere un po’ più marinai, devi raggiungere quel punto nel più breve tempo possibile e non sai qual è l’andatura, non sai il vento che troverai dall’altra parte del lago. E il golfetto è una vera trappola!
Davanti al 3V c’è maestraletto, raffiche di tramontana e 10 catamarani, siamo più o meno raggruppati con barca ferma quando Antonio urla il fatidico “Viaaa!”.
Beh! Via! dipende, perché c’è una bella differenza tra barca “ferma” e barca in “stallo”, nel primo caso parti nel secondo imprechi e quando finalmente riesci a partire sei già dietro.
Ok, la strada è tanta vediamo cosa si riesce a fare, nel frattempo Michele e Nicola sono già lontani, mi svincolo da Francesco che mi sta sulle code e lascio la rotta diretta per andare dove spero che il vento sia più forte, se stai dietro ti devi inventare qualcosa, Andrea e Francesco mi seguono, gli altri puntano diritti sulla prima boa.
Belle raffiche, i timoni “suonano” , il vento gira a buono, Andrea e Francesco sono un po’ più lontani.
Avvicinandoci alla prima boa le rotte convergono e arriva la sentenza: vedo passare Michele, Nicola, Fabio, gli altri tutti dietro. E’ andata bene.
Iniziamo la “salita” verso il secondo punto, tengo gli altri dietro e provo un bordino corto per mettermi sulla linea giusta per quando entreremo nel buco (il Golfetto) funziona e recupero, ma quando entro la dentro mi mancano venti metri di lago per fare la virata giusta nel posto giusto.
Quindi, tre virate in più e i tre davanti rimangono davanti, quelli dietro, dietro.
Arrivo liscio e filato su quella che penso sia la linea del traguardo.
Si chiude la prova di sabato: Michele, Nicola, Fabio, il Grigio nell’ordine.
Il fumo Grigio impedisce di vedere che cosa sta girando!!!!!
Ora, manca solo domani.
07 Settembre 2014
Ultima prova, nulla sembra essere cambiato rispetto a ieri, stesso vento, stesso triangolo, stessi riferimenti solo si gira in senso inverso.
Prima di scendere in acqua vengono distribuiti dei “disegni” rappresentativi del percorso (a scanso di equivoci!)
Salpo e vedo legate sul trampolino le ginocchiere, oggi le mettiamo, oggi la sfumatura di Grigio è “grigio shark”.
Quando Andrea urla VIAAA!!! Parto anch’io e parto bene.
Entro nel golfetto davanti a tutti ma inciampo in una buca, uno spazio di un centinaio di mq di totale assenza di vento dove gli “spifferi” girano di 180° senza provocare alcuno spostamento della barca, mi arrivano letteralmente tutti addosso, tutti nello stessa buca!
Emersi dal nulla le cose non cambiano, sembriamo falene impazzite intorno ad una lampadina, non sono più spifferi è vento, ma gira sempre di 180° ogni 15/20 secondi.
Nicola è il primo a prendere una direzione, segue Michele, Andrea, Giuliano, Fabio tocca la boa, passa Antonio, io rimango stallato più del necessario.
Quando esco da quel delirio, come ieri, sono quasi tutti avanti !!
Ci mancava solo Andrea che di lasco sopravvento non mi fa andare ne avanti ne indietro!
Ok, calma.
Secondo me sta andando nella direzione sbagliata, mollo tutto (lo so, si dice lasco) riesco a farlo passare e quindi posso virare, mi porto su e trovo il vento che speravo, Michele e già a metà lago , Nicola anche, ma mi sembra lento, Giuliano mi ha seguito e incalza.
Il vento aumenta è un bel traverso stretto, i timoni cominciano a suonare!
Avvicinandoci a Vigna di Valle aumentano le raffiche sono lunghe e potenti ma non “secche”, adesso si serfa, il suono dei timoni sale di un’ottava e la prua di sotto vento fa prove d’immersione, ma la scotta randa è li, ferma, immobile! Oggi si va solo di carrello! Oggi non ce né!!!
Luisella, il mio prodiere, che ha scoperto la vela due settimane fa, è muta.
Atterro sul gavitello dell’aereonautica a poche lunghezze da Nicola e anche Michele non è più così lontano.
Sia come sia, inizio la bolina stretta che ci farà attraversare tutto il lago fino alla linea dell’ultimo traguardo di questo trofeo 2014.
Veloce prendo assetto e … “a volte succedono cose strane, a volte hai regolato le manovre (per fortuna o capacità lo diranno i posteri!) che non senti più i timoni, sei così concentrato che diventi una cosa sola con la tua barca, lo scorrere del tempo rallenta, in quel momento inizi a danzare con le onde e non temi le raffiche, le aspetti, per fare con loro un altro giro di valzer, senza strappi senza pensieri, tu sei tutto lì”.
Vedo Nicola un po’ sotto rispetto alla mia linea, stesso angolo, ma ho più passo, ora mi serve solo un lago abbastanza lungo.
Quando lo sfilo sopravvento è inevitabile la vibrazione prende struttura e diventa suono, un suono che ha qualcosa di catarchico: ”attenti al Grigiooo!!!”
Ultima regata 2014, ultima linea di traguardo: Michele, Io, Nicola, nell’ordine.
Grande e bravo Michele! Ma non gli potevo regalare un motorino invece di un hobie cat!!!!
Al rinfresco, davanti a birra e bruschette di Nunzia, già si parla di classifiche, di coppe e di coppie per la prossima stagione. Già perché Rachele (si quella Rachele, la mia prodiera!!!) e Francesco si sono stufati di fare i prodieri e hanno comprato un hc16, sarà durissima!!!
Grazie a tutti.
Il Grigio