Finalmente una bella giornata d’estate di quelle tipiche al lago nel mese di luglio, sole, 32° e termica che arriva alle ore 15:00, puntuale!
E’ tornato anche Antonio e in tutto sono 11 gli hobie cat pronti al via per la prima regata “lunga” di questo trofeo Ecovela play 2015, catamarani tutti schierati, qualche viso pallido ancora resiste, ma ormai è un arcobaleno di vele (ndr. il Grigio sempre il più bello!)
L’orologione con il cronometro l’ho portato per scrupolo, tanto nelle regate lunghe la partenza si può recuperare, e non vale la pena stressarsi.
Al suono dei 3 minuti pigio il pulsante “start”, così, tanto per fare esercizio! Sarà proprio per la mancanza di ansia da start o forse perché il “padellone” lo vedo bene anche senza occhiali, sta di fatto che mi trovo “solo” sulla linea di partenza a un metro dal gommone proprio allo scadere dell’ultimo secondo, gli altri tutti dietro, non ci posso credere!!! Ok! Boetta di disimpegno, virata ben riuscita, si prende subito assetto di bolina, buon angolo, buon passo e timoni neutri, gli altri ancora tutti dietro. Attimi di felicità!! E cosi penso: “Vuoi vedere che oggi il Grigio…” non ci pensare che la regata è lunga!
Una volta a terra Michele avrà a dirmi: ”scusa! sei davanti, non hai nessuno che ti tallona, mi spieghi perché hai virato!?!? Prosegui e controlla gli altri, no!?!?” Già! Prosegui e controlla gli altri. Ma il Grigio non ha testa ha cuore, avevo visto il vento e sono andato a prenderlo, vai a pensare che il vento c’era ma veniva dalla direzione sbagliata!!!
E’ cosi che nel lungo bordo di bolina, dal 3V a Vigna di Valle, mi sono mangiato tutto il vantaggio preso in partenza. Manco a dirlo che Francesco e Rachele sono stati i primi a passare davanti, ok! gli altri ancora dietro, ma ora è questione di poche lunghezze. Alla boa di Vigna di Valle passano nell’ordine: Giuntella, Francesco con il fidato Ciro (il bassotto) si a bordo c’è un altro bipede, “Carlo”, ma sono sicuro che chi fa la tattica è Ciro (chi se non un bassotto può burlarsi di consumati regatanti!?), poi Enrico Jovine, che segue Ciro, e a fil boa, prima di me, si infila anche Andrea. Gli altri seguono.
Nella “scesa” al golfetto di Trevignano ognuno ha le sue idee su dove sta il vento e quindi ci perdiamo un po’ di vista i più vicini a me sono Andrea, Fabio, e il Tiger (l’unico 18 della compagnia) buona discesa, guadagno e aumento il distacco (con il tiger no è ovvio!), a metà della traversata il vento cala ed è il momento di fare il punto. Ok! Ne vedo un bel po’ dietro ma Giuntella dov’è? Non si vedono neanche Ciro e Enrico Jovane, pure Giuliano manca all’appello!?!
Scorri lo sguardo Grigio, scorri , gira il capoccione! Sono tutti e quattro là, hanno fatto tutt’altra rotta e ora sono sullo sfondo di Trevignano in rapido avvicinamento al golfetto, quel bassotto!!! Si, qualche considerazione l’ho espressa è ho chiaramente detto ciò che pensavo, ma la mia prodiera è di origini toscane e più di tanto non si è scandalizzata.
Poi, santo yoga, la “mente neutra” ha prevalso. Cosa hai imparato al clinic con Domenico ? come si scende di poppa? Bene! Cerchiamo di dare il meglio! Lasco pieno sulla boa del golfetto, per molti minuti a bordo non vola una mosca, ad ogni onda favorevole un passo giù, e recupero. Arrivo sulla boa del golfetto senza sbavature e dopo aver recuperato molto, ma non abbastanza!
L’ultimo bordo di bolina è da passeggiata turistica, troppo avanti quelli avanti e tanto dietro quelli dietro.
Questo Hobie day si chiude con birra e cibarie, sul grandino più alto del podio di oggi c‘è il trio Francesco, Carlo e Ciro tutti bravissimi, ma la medaglia è per Ciro! E… e ci si vede domenica prossima per un altro “giro”; questa volta mi porterò a bordo un salchiapone, dice che sono infallibili ad individuare il “buono” nel campo di regata!
Il Grigio.