News dalla Flotta 302 – Ecovelaplay 2016 – Le cronache del Grigio del 4 – 11 Settembre

Domenica 4 settembre 2016 lago di Bracciano antistante il CV 3V.

Puntuale alle 14:00 si alza una bella termica ad accogliere la quinta prova del trofeo ecovelaplay di quest’anno, ospiti d’eccezione i ragazzi della scuola hobiecat del 3V che partecipano con 5 dragoon e 2 hobie cat 16.
Puntuali, quasi, skipper meeting e barche in acqua.
Il tempo di mettere giù i timoni è la termica non c’è più! Segnavento che girano impazziti con direzioni diverse a 50 metri di distanza si alternano a bolle di nulla sospese sull’acqua sparpagliando vele colorate come pacchetti di natale sotto l’albero. Così iniziata la danza tra la termica il maestrale.
Ci vuole tutta la capacità di Mambo (lo starter di oggi) per trovare un campo di regata possibile e tutta la pazienza nostra per stargli dietro, anatroccoli al seguito di mamma anatra.
Alla fine, su un campo di regata che nulla ha a che vedere con le indicazioni fornite allo skipper meeting di 30 minuti prima, riusciamo a partire.
Alla partenza il grigio è nel mucchio e mi spiace un po’ per Michele che è partito dietro e molto sottovento, siamo a pari punti in classifica ma non è così che me la volevo “giocare”. Ma non c’è tempo per le etiche riflessioni perché subito mi trovo sottovento una barca che non riconosco, i ragazzi della scuola, stringono, resisto, rimontano cercando di farmi stallare, stringo ancora, sono pochi istanti in cui mentalmente verifichi se la barca è veramente appunto, se tutte quelle “seghe mentali” che ti sei fatto sui punti di mura, la ghinda, il peso, i timoni e tutte le diavolerie che ogni bravo hobbicater si inventa per rendere “diverso” e “migliore” il proprio hobie cat servono a qualcosa. Servono, e i ragazzi sfilano dietro. Allunghiamo la bolina e iniziamo a cercare la boa, nel frattempo il vento che è ancora girato (quando dico girato vuol dire di 30/40 gradi, ovvero la differenza che c’è tra la termica ed il maestrale).
Siamo più o meno tutti lì quando vediamo la boa, boa che il giro di vento ha posizionato proprio sulla prua di Michele!!!! Parte la rincorsa, giro la boa e mi butto giù di lasco, lunga raffica di maestrale, il grigio vola, alla prima di poppa sono davanti, controllo la seconda bolina e sull’ultimo lasco aumento il distacco. Alla fine della prima prova il grigio è 1.
Beh!! Non è iniziata male.
Seconda prova, tre minuti alla partenza, barca ferma, calcolo, stimo, osservo, mi avvicino. Ora! Virata e si parte, ho detto virata, virata…. ehh viraaaa!!! niente da fare una raffichetta con salto di direzione a deciso di lasciarmi là in “stallo”. Quando riesco a ripartire sono tante le lunghezze di distacco con il gruppo, ma anche Michele e rimasto indietro e ce la vediamo noi due, all’ultimo bordo della prima di bolina siamo affiancati, il vento gira e l’ultimo mezzo bordo si trasforma quasi in un traverso, la velocità aumenta, in boa risuona un urlo:”acquaaa! Interno boa!” sfiliamo a pochi centimetri dal disastro. Scampato l’incidente, nella discesa di lasco il grigio allunga in favore di onda (onda di lago s’intende!).
Al secondo giro sia io che Michele ci siamo riavvicinati molto al gruppo, ma non abbastanza, e solo un salto di vento che costringe Giuliano ad un’anomala poggiata ci permette di non chiudere ultimi la seconda prova.
Alla somma dei risultati oggi l’ha spuntata Roberto, un consumato regatante che mia moglie definirebbe insieme a molti di noi un “ragazzo di ieri”, a seguire un equipaggio della scuola (quelli di cui sopra), il Grigio, Cattivik, Michele (che d’ora in poi potremo chiamare anche “Grigino”) Giuliano….
Medaglie, birra e pizzette per tutti, poi a casa con un altro hobie day negli occhi aspettando la prossima domenica stando sempre … “attenti al Grigio”.
Il Grigio.

Domenica 11 settembre
Temporale il venerdì, temporale il sabato, previsione di temporale per domenica, gli estremi per annullare la prova c’erano tutti, ma come si fa ad annullare l’ultimo recupero quando il Grigio è in testa e l’ultima regata potrebbe rimescolare il risultato delle prime quattro posizioni!? Non si può.
Lago di Bracciano, dal circolo velico 3V si vedono nuvoloni neri che stanno raggiungendo Anquillara, ultima fermata prima di Trevignano per i temporali che percorrono questa rotta, Enrico ci dice: “ragazzi avete al massimo un’ora prima che arriva” nella speranza che si sbagli, ma non si sbaglia, ci sbrighiamo a scendere in acqua per una prova ridotta, che può cambiare il risultato di un’intera stagione.
Sarà anche l’ultima prova, ma certe cose non cambiano mai, mancano 30” al via e sono sempre nel posto sbagliato, parto dietro mure a sinistra, come Michele che ormai è avanti di qualche lunghezza, ma riesco a restare più alto di linea, gli altri sono avanti mure a dritta.
Prima virata, passo mure a dritta, Michele invece prosegue, (devo recuperare almeno due posizioni o addio coppa) arrivo all’incrocio con cattivik che mi sfila avanti per 50 cm , poi tocca all’hobie della scuola, ma qui la spunto io sempre di un soffio.
Il poco vento inizia a risentire del temporale in arrivo, neanche lui sa dove andare ed è difficile seguirne la danza, anche Michele ha virato, non è più avanti ma è più alto di linea. Il vento mi gira a scarso e dopo un rapido consulto con la prode prodiera Federica viro per seguire il giro del vento, siamo in dirittura per la boa, gli altri dietro, Michele ora sotto vento. Mi dico da solo “bella mossa!”
Nonostante il lieve svantaggio di angolo Michele risale come un treno, a quattro/cinque lunghezze dalla boa è avanti di mezza barca, sono sicuro che all’ingresso non lascerà lo spazio neanche per un capello tra la boa e la barca, quindi non insisto ma preparo con calma (bugia!!) il passaggio al lasco, in entra di boa no ma se si allarga in uscita…
Si allarga in uscita, ….il grigio è dentro.
Sulla rotta per la scesa di poppa il vento orami è in preda al temporale, c’è non c’è, viene da dietro viene da traverso, cerco di gestire le vele assecondando i capricci del meteo e il distacco si fa grande.
Il Grigio chiude 1 seguito da Michele, la classifica si conferma e si cristallizza sotto i primi goccioloni con gli equipaggi svelti ad ammainare per non soccombere alle “botte di vento” che accompagnano il temporale giunto puntuale come annunciato da Enrico.
Bagnati ma soddisfatti, a terra si celebra il rito delle medaglie prima del meritato ristoro che Nunzia non ci fa mai mancare.
Si chiude così la stagione Ecovelaplay 2016, anche quest’anno avrò una foto mia e di Michele (mio figlio) insieme, ognuno con una coppa in mano. E voi non state a vedere qual è la più grande, ma preparatevi per il Trofeo 2017 e ricordate di stare sempre “attenti al Grigio!”
Grazie a tutti quelli che c’erano e che ci sono stati, grazie al Centro velico 3V che come da tradizione ha ospitato e supportato tutto il trofeo.
Un ringraziamento speciale ad Hobie Alter, se non ci fosse stato lui probabilmente ci sarebbe stato comunque un trofeo Ecovelaplay, ma ci saremmo divertiti molto meno!!!
Il Grigio

 

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